All’epoca che le fanciulle di Cetta Petrollo

Nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana giovedì 23 febbraio, alle ore 17.00, viene presentato il volume All’epoca che le fanciulle di Cetta Petrollo edito da Zona nel 2016, nella collana Zona contemporanea, con prefazione di Loredana Magazzeni. Interventi di Maria Grazia Calandrone ed Ennio Cavalli. Letture di Carla Chiarelli. Sarà presente l’autrice.
Nel suo libro Cetta Petrollo scrive:  “All’epoca che le fanciulle avevano sessant’anni un gran mago chiese che cosa loro volessero ancora dalla vita.
E il mago era piuttosto importante, uno di quei maghi che separano le acque, fanno girare le lune in cielo anzi ne aggiungono un po’ di qua e di là quando gli umani si annoiano sulle panchine delle calure estive dei giardinetti dove stazionano gli anziani sicché quelli guardando molte lune serali non una sola ma appunto molte lune serali sparse ai quattro angoli del cielo diventano meno anziani e più vividamente felici.
E una fanciulla disse che avrebbe voluto avere dei nipoti per portarli nei giardini e accudirli e riscaldarli vicino al suo cuore, nipoti che riempissero le sue vuote giornate.
Disse il mago: “Non sei sincera, non dici la verità, e nessun desiderio si può esaudire se non è sincero”.
La fanciulla gli voltò le spalle e se ne andò lesta tirandosi sgarbatamente la gonna, di colpo divenuta vecchia da fanciulla che era.”
Nella prefazione al volume, Loredana Magazzeni scrive: “Le fanciulle di Cetta Petrollo ci appaiono, l’una dopo l’altra, come in una processione rituale di antiche civiltà, in cui ciascuna reca a noi i suoi doni, impercettibili, di poco conto, come foglie raccolte o fiori o sassi, e ciascuna li dispone ai piedi di un mago. Un giorno quel mago squarciò il buio e mostrò le stelle e il firmamento a chi, con occhi limpidi, vedeva, con entusiasmo di fanciulla, il viaggio e la rotta che quelle mani leggere e fatate aprivano…”. E ancora: “Sono le parole e il loro fiato a mostrare le cose e a raccontare il corpo” scrive ora Cetta, e intanto davanti ai nostri occhi di lettori prende avvio la lenta metamorfosi con la trasformazione del corpo (il corpo dei sessant’anni, così difficili per ogni donna, anche se “donna vuol dire pienezza di sé”) e dell’anima”.

Cetta Petrollo è nata nel 1950 a Roma, dove vive e lavora. E’ presidente dell’associazione Premio Nazionale Elio Pagliarani, cofondatrice dell’associazione Genova Voci e direttore del periodico Milleitalie dell’associazione Amici delle Biblioteche. Cura per Editrice Zona la collana di poesia del Premio Elio Pagliarani e (con Orazio Converso e Amedeo Marra) la serie in Dvd Videor dedicata allo stesso scrittore romagnolo con cui ha diviso la vita per circa 40 anni. Ha pubblicato la raccolta di poesie Sonetti e stornelli (prefazione di Amelia Rosselli), Poesie e no, Passeggiata in due tempi, Recitativi d’amore e altre poesie, il romanzo Senza permesso e le raccolte di prose Il salto della corda, Te la racconto così, Viaggi genovesi. Ha scritto anche testi per il teatro e pubblicato alcune edizioni d’arte a tiratura limitata.

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Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2023