
Nell’ambito del ciclo Il Liuto dall’Oriente. Una serie di viaggi, storie, tradizioni venerdì 21 dicembre, alle ore 18.30, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana viene presentato il concerto Mondi Paralleli: liuto e al-oud con i musicisti Peppe Frana (oud, chitarrino e liuto medievale), Marco Ferrari (flauti) e Christos Barbas (nay). Introduce Adriano Rossi, presidente ISMEO.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
L’oud è uno strumento cordofono, membro della famiglia dei liuti a manico corto, con cassa piriforme con tre fori decorati a rosette e privo di tastatura. Al-ud in arabo significa “legno”. Una leggenda persiana attribuisce all’oud una storia illustre che risale alla notte dei tempi, attribuendone l’invenzione a Lamak, nipote di Adamo ed Eva. Secondo gli storici musicali, progenitori dell’oud risalgono all’antica Persia. L’oud, conosciuto in Occidente come liuto arabo, è un’evoluzione del barbat, antico strumento persiano pre-islamico. Nel IX secolo Ziryab, musicista di oud di Baghdad fonda a Cordova una scuola di musica, aggiungendo una quinta corda allo strumento. Nel X secolo dalla Spagna islamica è importato in Europa, dove diviene presto strumento preferito per accompagnare la musica di corte. Nel Rinascimento al manico dell’oud vengono aggiunti i tasti ed allargata la tastiera per poter aggiungere delle corde.
Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2023