Finissage mostra Fabula animale

Mercoledì 7 dicembre, alle ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, è in programma il finissage della mostra “Fabula animale” a cura della Società Lunare con Caterina lo Bue che leggerà brani di John Berger e “Maine”  di Pietro Federico, con interventi/letture di Irene Santori e Monica Ferrando, e Gaia Riposati che leggerà brani del Volantino N°6 della Società Lunare scritto da Bruno Ceccobelli.

“Da principio gli animali entrarono nell’immaginario dell’uomo come messaggeri e promesse”  John Berger, “Perché guardiamo gli animali”, 2009

L’esposizione “Fabula animale” raccoglie i lavori (disegni, dipinti, sculture e fotografie) di un vasto numero di artisti che hanno non di rado raffigurato le creature animali, ricongiungendosi in vario modo alla dimensione originaria, ora inconscia, di cui parla John Berger nel passo citato. La visione utilitaristica degli animali, il loro confinamento, la loro marginalizzazione e massacro, centro tematico del libro dello scrittore inglese, non trova spazio nelle opere degli artisti anche se lo possiamo ritrovare nel volantino #6 della Società Lunare di Bruno Ceccobelli intitolato “Carne da macello”, in cui il discorso, come in Berger, tocca la condizione umana che si vuole ugualmente confinare e marginalizzare, anche nel contesto di guerre che non cessano d’esser perpetrate. Al di là di queste riflessioni che restano come motivo di fondo, l’atto (anche “politico”) che ispira la mostra è innanzitutto quello di tenere in vita e ravvivare il rapporto d’amore e disinteressata conoscenza che ci lega al regno animale, come nella nostra animalità e immaginazione. Se un sistema, o una guerra, porta all’annichilimento degli esseri umani, la scelta migliore che possiamo compiere tutti è quella di preservare la nostra umanità, la bellezza, la favola e il mistero, che possiamo scoprire anche attraverso il mondo animale.

Opere di: Anke Armandi, Alberto Savinio, Alois Mosbacher, Alessandro Finocchiaro, Amedeo Longo, Andrea Fogli, Antonello Cuccu, Annamaria Heinreich, Bernd Koller, Bruno Ceccobelli, Davide Dormino, Cristina Falasca, Costanza G. del Testa, Elisabeth Moser, Elzevir, Erich Gruber, Enrica Basilico, Felice Levini, Gianluca Codeghini, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Giuseppe Salvatori, Giulia Lusikova, Robin Heidi Kennedy, Koen Broucke, luca Padroni, Lucilla Catania, Maria Bussmann, Marilù Eustachio, Marta Roberti, Masao Yamamoto, Monica Ferrando, Monica Incisa, Maurizio Pierfranceschi, Maurizio Savini, Marco Luzi, Michael Ziegler, Myriam Laplante, Paola Gandolfi, Paolo Canevari, Petra Richar, Sabina Mirri, Sandra Vasquez de la Horra, Sandro Fogli, Séléne de Condat, Stefano Minzi, Tia Zanguerra, Valentina Coccetti, Vettor Pisani.

La mostra è anche la prima occasione in cui si ritrovano tutti insieme vari degli artisti che avevano partecipato alla prima fase della Società Lunare negli anni ’90, che poi con altri, anch’essi in buona parte ora in mostra, hanno dato vita tra il 2020 e il 2021 alla rivista online Diario Comune (www.diariocomune.it). Completano l’elenco dei partecipanti altri artisti scoperti o ritrovati durante il primo anno di attività della Società Lunare nella sua sede di Bassano in Teverina. Il panorama espositivo, una specie di wunderkammer contemporanea, comprende tra gli altri lavori, le vetrate dipinte e incise che Paolo Canevari realizzò nel 1993 sulla finestra della Società Lunare romana e, sempre nel ’93, le cartoline ridipinte di Valentina Coccetti lì esposte; il “Carillon” di Sabina Mirri con opere inedite sul tema del coniglio dal 1977 ad oggi e, su analogo soggetto, un piccolo gruppo di sculture dorate di Vettor Pisani, l’agnello mistico di Bruno Ceccobelli accanto alle visioni mitopoetiche di Maria Bussmann, Paola Gandolfi, Michael Ziegler, Bernd Koller, Heidi Robin Kennedy, Masao Yamamoto, Felice Levini, Giuseppe Gallo, Gianni Dessì; le creature ibride e perturbanti di Alberto Savinio, Sandra Vasquez de la Horra, Myriam Laplante, Cristina Falasca, Andrea Fogli, con il “gattocane” di Annamaria Heinreich che Peter Stein tiene sulla tavola per farsi compagnia quando mangia da solo – e un disegno dal libro “Bestie” (anch’esso in mostra) di Giuseppe Salvatori, un vasto bestiario che accompagna l’omonimo testo di Federigo Tozzi, pubblicato non a caso in piena Prima Guerra mondiale.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 9 dicembre 2022.

Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2023