Mercoledì 6 marzo 2019 alle ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, si tiene il finissage della mostra Myricae. Inchiesta sulle piccole cose, a cura di Roberto Gramiccia, con le opere di Adele Lotito, Andrea Pinchi e Silvia Stucky. Alle ore 17.30 sono in programma letture di poesie e testi con Donatella Bisutti, Carlo Bordini, Francesco Dalessandro, Claudio Damiani, Rita Iacomino, Paolo Palma, Mariella Rainò, Beppe Sebaste. Saranno presenti Roberto Gramiccia e gli aristi Adele Lotito, Andrea Pinchi e Silvia Stucky.
“Non omnis arbusta iuvant humilesque myricae”, non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici, scriveva Virgilio nella Quarta
Ecloga. Giovanni Pascoli capovolge il senso del verso virgiliano, mettendo a epigrafe della sua raccolta la frase “arbusta iuvant
humilesque myricae”: la poesia si coglie nelle cose umili e comuni. Per gli artisti di questa mostra sono le cose piccole, semplici, a
fornire la materia prima dell’arte. Nel tempo dell’esagerazione e della volgarità comunicativa, ammirare opere piccole o minime, su
carta e non, alloggiate nelle bacheche della Biblioteca Vallicelliana può essere una salubre vacanza dello spirito.
Adele Lotito. Il fumo di candela è l’arma di questa artista che con il massimo della leggerezza possibile sfida la complessità delle cose
della vita. Lo fa con un oggetto semplice fatto di cera, che libera una materia impalpabile, capace di mille volute come il fumo, e con il
tratto del suo segno influenzato dalla cultura d’Oriente. La poesia dell’artista è lieve e profonda insieme, specie quando indaga le
tragedie di un’umanità dolente. E le piccole cose che oggi ci propone alludono ai grandi temi di una fragilità non arresa.
Andrea Pinchi. Microcosmi invisibili …… Ricostruiti sfruttando la monocromia delle terre che l’artista ha raccolto ad Orvieto e nel
Salento. Sono mondi che rappresentano tutto e il contrario di tutto, liberamente ispirati alle città di Italo Calvino. Le strutture sono
costruite con volumi architettonici di casse di organi da chiesa che Pinchi ha progettato per la sua famiglia, la quale rappresenta
un’eccellenza dell’arte organaria. Da questa arte applicata all’arte nella sua purezza assoluta che, oggi, si esprime nel dialogo fra le
piccole cose e le grandi intenzioni.
Silvia Stucky. Libri d’artista, leporelli che si aprono a fisarmonica, rivelando disegni a pennello, ospitando poesie spiritualmente affini
(Claudio Damiani, Carlo Bordini, Beppe Sebaste, Rita Iacomino). I titoli a volte riprendono uno dei versi della poesia, come nel caso di
La luna è in cielo anche di giorno, dalla poesia di Donatella Bisutti. Sono mondi che raccontano la natura, a volte racchiusi in una
scatola: Il giardino della luna inaspettata. Cose semplici e piccole, perché in tempi di catastrofe ciò che è piccolo resiste, come le
spore e i semi, e si rivela più essenziale e fruttuoso.
Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2023