Nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana mercoledì 15 marzo 2017, alle ore 17.00, si tiene il secondo appuntamento della rassegna Narrazioni Storiche a cura di Paola Paesano e Cetta Petrollo Pagliarani: Il secolo di ferro dell’intolleranza. Streghe untori e posseduti nell’Europa del Seicento. Lettura di Sara Ventroni. Conferenza di Paolo Portone. Nelle sue note, lo storico cita Voltaire: “Ciò che si rimproverava maggiormente ai Turchi era che non avessero né stregoni né indemoniati. Si guardava a tale tremenda carenza di indemoniati come a una prova infallibile della falsità di una religione” Commento intorno al libro Dei delitti e delle pene.
“Passando da un secolo all’altro, l’attenzione è rivolta ad alcune situazioni emblematiche della storia e della cultura europea attraverso biografie, memorie, diari, lettere – dichiarano le curatrici della rassegna – Poeti in carne e ossa faranno rivivere gli eventi e le idee di queste narrazioni, mentre studiosi di provata esperienza ci aiuteranno a inquadrare lo spirito del tempo e a incoraggiare la partecipazione del pubblico”.
Sara Ventroni è nata a Roma nel 1974. Ha pubblicato l’opera teatrale Salomè (No Reply, 2005); Nel Gasometro (Le Lettere 2006, Premio Napoli 2007). Suoi racconti sono presenti in varie antologie (Sono come tu mi vuoi, Laterza, 2009; A occhi aperti, Mondadori, 2008;Scrittori in curva, Marotta&Cafiero 2009). Ha scritto sceneggiati e programmi per Rai Radio 2 e Rai Radio 3. È tra le fondatrici di Se non ora, quando? Collabora con l’Archivio storico delle donne “Camilla Ravera”, con la Fondazione Istituto Gramsci.
Paolo Portone, allievo di Rosario Villari, si è laureato in storia moderna con una tesi sulla caccia alle streghe nell’antica diocesi di Como. Saggista, collaboratore di programmi radiotelevisivi, come esperto dell’argomento ha partecipato a numerosi convegni, pubblicando i suoi studi su riviste scientifiche, dizionari ed enciclopedie. La sue ricerche sono indirizzate all’approfondimento di quella peculiare forma di devianza religiosa dell’Europa moderna che si suole indicare con il termine di “stregoneria diabolica”. Al centro delle sue indagini è il mondo delle vittime e il loro universo culturale, simbolico e devozionale. Nel 1998 ha fondato insieme a G. Lutzenkirchen il Centro di studi storico antropologici Alfonso M. Di Nola – Culti, culture e medicina popolare. Dal 2008 è direttore scientifico del Centro Insubrico di Ricerche Etnostoriche, con sede a Como.
Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2023