Quadri di casa IV

“Quadri di casa”. Un modo più intimo e accogliente di accostarsi ad un’opera d’arte

Giovedì 22 giugno alle ore 17.30, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, si tiene il quarto incontro del ciclo “Quadri di casa”, progetto a cura di Lucia Soleri con Alessandra Storniello.
Paola Peasano, Direttrice della Biblioteca Vallicelliana, e Lucia Soleri, responsabile dell’associazione culturale La Fabbrica dell’Arte, conversano con Silvia e Lorenza Codignola sull’opera “La casa di Sestri Levante”  esposta nel Salone Borromini della Vallicelliana. L’opera sarà commentata da Alberto Olivetti.

In mostra disegni e acquarelli di Silvia Codignola.

“Di casa”. Un modo di dire che si usa per un oggetto, un mobile, o, appunto, un quadro con cui hai a che fare tutti i giorni, che fa talmente parte del tuo orizzonte quotidiano che a volte non riesci nemmeno più a vederlo. Ciò non vuol dire necessariamente che tu lo ami, ma solo che sta lì con te e che comunque ha con te un rapporto, una storia. La storia che noi abbiamo deciso di raccontare con l’aiuto di nove proprietarie di quadri. Ricordi, sensazioni e, perché no, anche momentanee insofferenze e oblii, che vanno dal perché quel quadro è appeso lì e non altrove; al modo in cui se ne è venuti in possesso; alle persone a cui quel quadro, per certi misteriosi motivi, è legato; ai piccoli o grandi accadimenti di cui è stato eventualmente testimone. Un modo più intimo e accogliente di accostarsi ad un’opera d’arte, mettendo per una volta al centro quella folla un po’ sconnessa di stati d’animo, pensieri, dubbi di cui spesso non riusciamo a venire a capo. Se ne perde ogni traccia nell’usuale e dominante atteggiamento che ci insegnano a tenere verso le opere d’arte, mediato da considerazioni storiche, formali e stilistiche che finiscono per ripulirle, emendarle, “pacificarle”, quasi sequestrarle alla nostra emozione, privandole di quell’intensità che le lega strettamente a noi fino, a volte, a sopraffarci.

Silvia Codignola (Ivrea, 1962) studia al Liceo Artistico di Via Ripetta e si laurea alla Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza nel 1989. Dal 1984 al 1993 lavora come assistente scenografo dello scenografo e costumista Luciano Damiani nel Teatro di Documenti, nel Teatro Filarmonico di Verona e all’Arena di Verona, e come scenografo in proprio in produzioni di teatro lirico e di prosa (Rossini Opera Festival, Ravenna in Festival, Teatro Politecnico di Roma). Tra il 1991 e il 2014 insegna all’Istituto Europeo di Design di Roma, dove dirige il Corso di Scenografia e insegna Disegno dal vero, Sketching e Scenografia teatrale. Dal 1996 espone in Italia e all’estero in gallerie private e musei. La sua prima mostra personale è nel 1996 alla galleria A.A.M. – Architettura Arte Moderna di Roma diretta dal critico d’arte e professore di Storia dell’Architettura Francesco Moschini, presentata da Marco Vallora e Federico Vercellone.

Tra le principali esposizioni, nel 2003 partecipa al Premio Michetti (Francavilla al Mare) e realizza una personale alla Temple Gallery di Roma, introdotta da un testo della critica d’arte Lorenza Trucchi; nel 2004 è invitata dalla curatrice Sandra Pinto ad esporre nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; nel 2008 realizza, in un complesso industriale di Milano, una mostra di quadri di grande formato dipinti nei primi dieci anni di attività; nel 2011 è invitata alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Regione Lazio.Autobiografia della madre è la sua ultima importante mostra personale curata da Lea Mattarella al Museo Bilotti di Roma, con catalogo Quodlibet (2017).

Tra le varie commissioni pubbliche e private, nel 2002-2003 dipinge un trittico commissionato da “Il Tempo”, quotidiano di Roma. Realizza i cartoni preparatori per il mosaico della fontana di Piazza San Cosimato a Roma (costruita nel 2006). Nel 2017 il quotidiano “Corriere della Sera” le commissiona un ritratto del cantautore Francesco De Gregori, di cui successivamente realizza la copertina del disco Sotto il Vulcano. Nel 2019 il regista Paolo Sorrentino le chiede sei quadri di grande formato per l’appartamento papale nella serie HBO The New Pope.Partecipa alle residenze artistiche “Bocs Art” a Cosenza (2017) ed è Artist-in-residence presso “I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies” (2022).
Vive e lavora a Roma.

Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2023

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