
Giovedì 21 novembre 2019, alle ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, nell’ambito della mostra Proiectum di Fabrizio Crisafulli e Federica Luzzi, si tiene il reading -performance con Marina Benedetto, Claudio Damiani, Giuseppe Garrera, Melissa Lohman, Beppe Sebaste, Stefania Soskic.
Proiectum è una installazione di luce e sculture frutto della collaborazione tra Fabrizio Crisafulli e Federica Luzzi, che è stata inaugurata nel Salone Borromini il 14 novembre 2019. L’impiego che Francesco Borromini fa della modanatura concava/convessa, ricavata a sguscio, e della forma a spirale, rimanda al suo collezionare; per tutta la sua esistenza aveva raccolto conchiglie. Come riportato da Joseph Connors, nell’inventario dei suoi beni, alla sua morte, è catalogata una grossa conchiglia «montata su un piedistallo a forma di artiglio d’aquila». Le sue concezioni dello spazio, della luce e dell’ombra corrono sul filo di una grande tensione, in un costruire in cui la realtà non solo è nello spazio ma nel tempo. È a questi aspetti della ricerca del grande architetto che Crisafulli e Luzzi fanno principalmente riferimento nell’installazione a lui dedicata, nel magnifico ambiente della Biblioteca Vallicelliana, disegnato, come tutto il complesso dei Filippini, dallo stesso Borromini. Federica Luzzi installa nello spazio (Sala Borromini e Galleria dei Cesari) opere del suo ciclo Shell (termine che assume nei suoi vari significati di conchiglia, guscio, involucro, baccello, corazza, proiettile), che a loro volta rinviano a innumerevoli immagini, anche a seconda del punto di vista adottato e non di uno ideale, come appunto avviene con l’architettura borrominiana, nell’intenzione piuttosto di una molteplicità spaziale, di un insieme complesso e non coerente, e nella ricerca di una risonanza. Racchiude gusci nelle teche. Li libera e li sospende nello spazio, intessuti di nodi, come stelle disposte singolarmente o a costellazioni, o come frammenti di galassie; lanterne come fori di uno scudo, segni di un linguaggio tutto da decodificare come analogamente Galilei, Keplero delinearono nel processo di interpretazione del libro della natura, e su cui Borromini puntava. Gli interventi di luce di Fabrizio Crisafulli non sono “illuminazione”. Sono opera e atto di affermazione e di rapporto con le forme e le strutture degli ambienti della Biblioteca Vallicelliana e con le sculture di Federica Luzzi, con attenzione all’opera borrominiana in un atto di sua rimessa in gioco nel contemporaneo. La luce si radica e si integra negli ambienti e nelle loro strutture, cerca con esse e con le sculture un rapporto di scambio. Crea, nello spazio oscurato, aree di tensione con l’architettura, le sculture, la materia, producendo nuove visioni e nuovi campi di energie attive.
Esposizione fino al 13 dicembre: lunedì, martedì, venerdì: 10.30 -13.30
mercoledì: 15.00-18.00; giovedì: 11.00-14.00; 15.00-18.00
Ultimo aggiornamento il 20 Agosto 2023