Giovedì 30 marzo alle ore 17, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, viene presentato il volume Trittici – Il Segno e la Parola di Annamaria Ferramosca edito da DotcomPress Edizioni nel 2016. Una raccolta di 12 testi poetici in sinestesia con altrettante immagini di opere d’arte visiva di due grandi artisti scomparsi, Amedeo Modigliani e Frida Kahlo, e di due viventi, Cristina Bove e Antonio Laglia.
Introduzione di Cetta Petrollo Pagliarani. Interventi di Maria Teresa Ciammaruconi e Marcello Carlino. Voci Patrizia Battaglia (contralto), Ermenegildo Corsini (tenore). Al violoncello Fabiola Pereira. Regia musicale di Patrizia Battaglia. Letture dell’autrice.
Nell’introduzione a Trittici , Maria Teresa Ciammaruconi scrive: « Non è stato facile, nella babele delle immagini che rende la nostra cultura un folle labirinto, non è stato facile distinguere il richiamo di quell’opera d’arte figurativa – quel segno, quindi – che, pur profondamente compiuto, ancora offra spazio a nuove relazioni. Annamaria Ferramosca si accende alla suggestione di figure antiche e nuove per dialogare con esse, attraverso di esse. Un gioco già giocato, si può osservare. Certamente è lunga la tradizione della scrittura legata all’opera figurativa e viceversa. Ma è appunto questa la sfida : esporre il proprio io al contagio di un altro io perché scaturisca un noi senza precedenti, una pluralità umana solo transitoriamente oggettivata nella figura creata dagli artisti. Nella cornice i volti attraversano il tempo, indifferenti. La loro vita è legata allo sguardo di chi passando si lascia catturare. I rapporti falliscono…perché abbiamo smesso di immaginare dice James Hillman (in La forza del carattere). E Annamaria non smette di immaginare, rilancia sulla relazione e fa rivivere il segreto dei volti dipinti, lo coglie nella vibrazione silenziosa che si propaga da quei corpi e precipita nella sua esperienza di donna e di artista. I percorsi si sovrappongono, si confondono. L’arbitrio regna sovrano. Ma non c’è ricostruzione biografica o filologica che possa creare quella verità di cui solo la parola poetica si fa portatrice ».
Annamaria Ferramosca, nata in Salento, da molti anni vive e lavora a Roma dove è stata cultrice di Letteratura Italiana all’Università Roma Tre. Fa parte della redazione del portale poesia2punto0.com, dove da alcuni anni cura la rubrica Poesia Condivisa, di cui è ideatrice. E’ del 2014 il settimo dei suoi libri di poesia, dal titolo Ciclica, La Vita Felice, collana Le Voci italiane. Sue precedenti raccolte: Other Signs, Other Circles, Poesie 1990 – 2009, Chelsea Editions, New York, collana Poeti Italiani Contemporanei Tradotti, 2009; Curve di livello, Marsilio, collana Elleffe, 2006; Paso doble, dual poems a quattro mani in italiano e inglese, coautrice Anamaria Crowe Serrano, Empiria, 2006; Porte/Doors, Edizioni del Leone, 2002.
Nel 2011 Gianmario Lucini cura il quaderno monografico La Poesia Anima Mundi contenente la silloge Canti della prossimità, per le edizioni puntoacapo. E’ finalista ai premi Camaiore, LericiPea, Pascoli, Nosside.
Ha ricevuto per la poesia edita il Premio Opera Prima Aldo Contini Bonacossi, il Premio Astrolabio, il Premio Internazionale Forum-Den Haag, il Castrovillari-Pollino, il Premio internazionale per la Letteratura nella Integrazione culturale.
Per la poesia inedita è vincitrice del Premio Guido Gozzano nel 2011 e del Renato Giorgi nel 2012. Suoi testi sono stati tradotti oltre che in inglese, in francese, greco, tedesco, albanese, romeno.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2023