S. Giovanni dei Fiorentini

 Considerando i Fiorentini il frutto grande,  che Filippo  faceva mediante i sopra detti esercizi; e con quanta prudenza e destrezza governasse quelli, che si metteano sotto la sua disciplina: e sapendo insieme l’integrità e santità della vita sua; deliberarono di voler fare ogn’opera, ch’ei prendesse il governo della lor Chiesa di San Giovanni. A quest’effetto nel 1564 diputarono alcuni, che in nome della Nazione lo pregassero a volere in tutt’i modi prender tal carico, offrendogli abitazione, ed ogni altra cosa necessaria per ciò fare: a’ quali il Santo rispose, voler prima pensarvi e farne orazione e quando avesse conosciuto essere questa la volontà di Dio,  non avrebbe mancato dar loro ogni soddisfazione.

Memorie historiche  di p. Giovanni Marciano

 

Situata alla fine di via Giulia, tra piazza dell’Oro ed il lungotevere dei Fiorentini, la chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini fu edificata nel XVI secolo e completata nel XVIII per la numerosa comunità fiorentina che risiedeva a Roma. La comunità arrivò ad avere un proprio tribunale, proprie leggi, un console e persino un proprio carcere.

La costruzione di un nuovo tempio dedicato a S. Giovanni Battista, protettore di Firenze, fu decisa nel 1508 sotto Giulio II e, con l’appoggio di Leone X,  nel 1519 fu bandito un concorso tra i più illustri artisti presenti a Roma: Raffaello, Baldassarre Peruzzi, Jacopo Sansovino e Antonio da Sangallo il Giovane. Fu scelto il progetto del Sansovino ma, a seguito di divergenze con l’architetto, fu preposto alla fabbrica Antonio da Sangallo, che continuò le fondazioni. Nel 1559 i fiorentini si rivolsero a Michelangelo: l’artista toscano presentò alcuni disegni per un originale tempio a pianta centrale che rimasero però allo stato di progetto. Dopo un’interruzione la fabbrica fu ripresa alla fine del ‘500. Dal 1583 al 1602 vi lavorò Giacomo Della Porta, che attuò un  proprio prospetto sulla base di quello ideato dal Sangallo ed eresse le navate. Dal 1602 al 1620 l’architetto Carlo Maderno costruì la cupola. La facciata fu aggiunta nel ‘700 sotto il papa Clemente XII. S. Giovanni dei Fiorentini fu terminata tra il 1734 e il 1738 da Alessandro Galilei, che morì un anno prima del completamento della facciata.  Benedetto XV, con breve del 19 agosto 1918, la decorò del titolo di Basilica Minore e Giovanni XXIII la elevò a titolo cardinalizio presbiterale il 14 marzo 1960. Nella chiesa sono sepolti Carlo Maderno e Francesco Borromini.

Tra il 1564 e il 1575 S. Giovanni dei Fiorentini ebbe come rettore S. Filippo Neri. Qui, come ricordano le cronache dell’epoca, avvenne la grande azione dell’apostolato di “Pippo il buono”: l’accoglienza di laici e religiosi con i quali il santo pregava nella semplicità a lui congeniale.

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